Articoli
e saggi di Felice Mill Colorni comparsi su
Critica liberale,
rivista mensile della Fondazione Critica Liberale,
diretta da Enzo Marzo.
N.
205-206,
Novembre - Dicembre 2012
Meglio
non rimestare troppo
Presentazione
del secondo
dossier completo sulla “Presenza delle confessioni religiose
nei media
televisivi” e del terzo dossier sui “Tempi di
notizia e di parola del Papa
Benedetto XVI e dei soggetti confessionali nei telegiornali”,
realizzati dalla
fondazione Critica liberale e finanziati dalla Chiesa
Evangelica Valdese - Unione
delle Chiese Valdesi e Metodiste, elaborati da Valeria Ferro. In
contemporanea con la presentazione dell’ottavo rapporto
annuale sulla
secolarizzazione in Italia, a cura della fondazione Critica liberale e
del
Settore “Nuovi Diritti” della Cgil nazionale. La
presenza televisiva totalitaria della Chiesa cattolica, la soppressione
totale della presenza protestante nella sociatà italiana, la
finzione di una compatta identità cattolica della
società italiana del XXI secolo, l’informazione
religiosa
ridotta a propaganda confessionale, l’abrogazione della
critica delle
religioni, il pregiudizio antiprotestante e antiebraico, largamente
condivisi dalle culture cattoliche, marxiste e fasciste. Sola
novità di quest’anno la riduzione dei tempi
complessivi di trasmissione,
probabilmente opportuna innanzitutto per la Chiesa cattolica, in un
anno in cui essa ha fatto notizia nel resto del mondo soprattutto per
la questione della pedofilia ecclesistica e dello scandalo
“Vatileaks”,
e, in Italia, per le polemiche sull’esenzione
dall’Imu.
N.
202, Settembre 2012 (Almanacco
2012 di Critica liberale)
Le conseguenze (inintenzionali?) della
“rottamazione” e del federalismo interno
Come
le due principali idee-forza del populismo italiano degli anni di fango
hanno prodotto e produrranno sempre nuovi mostri.
N.
200-201, Giugno - Luglio 2012
Un
bilancio della nefasta era berlusconiana e delle sue conseguenze
strutturali e durature, nel quadro di un bilancio
delle attività di Critica liberale in occasione
dell’uscita
del duecentesimo numero della serie attuale della rivista.
Perché la cultura liberale ha intuito prima e meglio degli
altri la catastrofe in cui è precipitata l’Italia.
N. 196,
Febbraio 2012
Il
Novecento non ritornerà. Le buone ragioni di Monti
La
continuità negli ordinamenti costituzionali e la mancanza di
cesure riconoscibili e puntuali nei principi fondamentali
della
convivenza e nei valori
etico-politici, sperimentate nei decenni seguiti alla fine della
seconda guerra
mondiale, illudono gli europei occidentali circa la portata dei
mutamenti,
tecnologici e demografici, nel frattempo intervenuti. Questi mutamenti
impongono invece di ripensare la politica novecentesca, le cui
categorie fondamentali, forse perfino il principale cleavage
destra /
sinistra, vanno ripensati dalle fondamenta.
L’eredità
della
sinistra novecentesca, e la stessa configurazione del welfare europeo,
vanno anch’esse adeguate, pena l’estinzione e il
collasso,
ai mutamenti intervenuti.
In questo, oltre che nel ripristino della decenza istituzionale, il
governo Monti è meritevole di più di qualche
apprezzamento da parte
dei liberali progressisti.
N.
196, Febbraio 2012
Vista
troppo corta
La
sorprendente timidezza del governo Monti sulle proposte di riaprire il
cantiere delle riforme costituzionali europee.
N. 195,
Gennaio 2012
La Serrata
del Maggior Consiglio
Editoriale
sui progetti di riforma costituzionale ed elettorale
“bipartisan”
comuni a Pdl e Pd. Si tratterà di un diserbante
che avrà la sola funzione di liberare i due partiti maggiori
(probabilmente assieme a Lega Nord e Terzo Polo) da ogni rischio
derivante dalla possibile nascita di forze politiche nuove e
concorrenti. Gli oligarchi della politica italiana tentano di farsi
forti del disgusto per la vita civile da essi stessi suscitato per
sbarazzarsi di gran parte dei vincoli costituzionali e parlamentari al
proprio potere.
N. 193-194,
Novembre - Dicembre 2011
In
Tv straripare, monopolizzare, colonizzare. I dossier sulle confessioni
religiose e tv
Presentazione
del primo
dossier completo sulla “Presenza delle confessioni religiose
nei media
televisivi” e del secondo dossier sui “Tempi di
notizia e di parola del Papa
Benedetto XVI e dei soggetti confessionali nei telegiornali”,
realizzati dalla
fondazione Critica liberale e finanziati dalla Chiesa
Evangelica Valdese - Unione
delle Chiese Valdesi e Metodiste, elaborati da Valeria Ferro di Isimm
ricerche. In contemporanea con la presentazione del settimo rapporto
annuale sulla
secolarizzazione in Italia, a cura della fondazione Critica liberale e
del
Settore “Nuovi Diritti” della Cgil nazionale. La
presenza televisiva totalitaria della Chiesa cattolica, la soppressione
totale della presenza protestante nella sociatà italiana, la
finzione di una compatta identità cattolica della
società italiana del XXI secolo, l’informazione
religiosa
ridotta a propaganda confessionale, l’abrogazione della
critica delle
religioni, il pregiudizio antiprotestante e antiebraico, largamente
condivisi dalle culture cattoliche, marxiste e fasciste.
N. 192,
Ottobre 2011
Editoriale
sul discredito della politica e sull’emergere di un
diffuso antiparlamentarismo. Se i comportamenti di molti degli attuali
uomini politici si meritano il dilagante ribrezzo degli elettori,
questa non è
una buona ragione per considerare tali comportamenti come un fatto
della natura, e assumere per conseguenza indiscriminati provvedimenti
punitivi che,
anziché contribuire a superare l’attuale
malcostume,
finirebbero per consolidarlo. Non è riducendo la
rappresentanza democratica a vantaggio dei capibastone, o dando per
scontato che l’attività politica è
intrinsecamente
un’attività dequalificata quando non
semidelinquenziale che si migliorerà la
qualità della classe politica italiana: al contrario, in
questo
modo si recluteranno i politici di domani solo fra i più
disinteressati alla propria reputazione.
N.
191, Settembre 2011 (Almanacco 2011 di Critica liberale)
La
democrazia liberale è in profonda crisi in tutti i paesi
occidentali: il caso italiano non è che la manifestazione
estrema e grottesca di un fenomeno più generale. La simbiosi
fra liberalismo e democrazia è minacciata dal venir meno
delle capacità inclusive del modello, processo iniziato
circa trent’anni fa, ma rallentato e occultato prima dalla
rivoluzione
tecnologica e dal credito facile, e accelerato ed esploso poi con la
crisi globale, anche per effetto delle scelte sconsiderate della
Presidenza
Bush Jr. I potenti strumenti di comunicazione che le tecnologie mettono
oggi nelle mani dei cittadini sono svuotati dal venir meno di ogni
cultura politica diffusa anche nelle classi dirigenti. Così
le qualità richieste per vincere le elezioni non hanno
più molto a che vedere con quelle necessarie per governare
una democrazia. La personalizazzione estrema della contesa politica
provoca una selezione alla rovescia del ceto politico. Il
“ricambio
generazionale” non coinciderà con un miglioramento
della
situazione. L’indignazione più che
giustificata per
ruberie, abusi e inettitudine di gran parte della classe politica si
sta convertendo in un’ondata antiparlamentare
analoga a quella degli anni Dieci del Novecento. Si affaccia intanto
dall’Asia un nuovo modello alternativo, che promette
prosperità senza libertà.
N.
189-190, Luglio - Agosto 2011
Mattarellum,
“porcata” e un referendum disastroso
Editoriale
sulla riforma della legge elettorale: sostegno alla proposta
dell’ex
Presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky per un
ripristino della legge previgente, male minore rispetto a ogni altra
ipotesi dibattuta, e critica delle proposte referendarie sul tappeto,
capaci di
dividere il centrosinistra e forse di capovolgere il positivo momentum
dell’opposizione.
N.
189-190, Luglio - Agosto 2011
Il
riformismo
Rubrica
“La Torre di Babele”.
Definirsi “riformisti”
va di moda, forse perché, oggi che nessuno è
più “rivoluzionario” e nessuno si vuole
conservatore, è diventato aria fritta, se non si scende nel
concreto.
N.
188, Giugno 2011
Rubrica
“La Torre di Babele”. Non
può esistere società liberale senza economia di
mercato, perché non
possono esistere società
libere non poliarchiche. Liberalismo e
liberismo però non sono sinonimi, perché regimi
fortemente autoritari
hanno talvolta adottato politiche economiche fortemente liberiste e
perché il livello di tutela delle libertà
liberali non è mai stato
meccanicamente e inversamente proporzionale al livello di
regolamentazione del mercato o della pressione fiscale.
N.
187, Maggio 2011
La
cialtroneria affoga nel Mediterraneo
L’Italia
berlusconiana è un caso estremo di quella ciarlataneria
populista che ha contaminato l’intera Europa, concorrendo a
causare un
declino comune, di cui opinione pubblica e classi dirigenti
preferiscono ignorare le dimensioni. La gestione delle ondate
immigratorie causate dalle crisi dei regimi arabi del Nordafrica da
parte del governo italiano, totalmente irresponsabile e suicida,
è giunta a mettere in causa l’integrazione europea
e ad
aprire così le porte a un sottosviluppo economico e civile
senza ritorno: questa sarà forse l’ultima
eredità
del berlusconismo.
N.
187, Maggio 2011
Il
“giustizialismo” di noi liberali
Rubrica
“La Torre di Babele”. L’uguaglianza
formale dei cittadini di fronte alla legge è uno dei
principali contributi dell’Occidente liberale alla
civiltà
universale e negli altri paesi democratici è un principio
universalmente condiviso. Se con il termine
“giustizialismo” si intende
descrivere chi vuole che la giustizia penale si applichi anche ai
governanti, allora i liberali sono al tempo stesso garantisti e
“giustizialisti”.
N.
186, Aprile 2011
I
nostri conti con il pacifismo
Editoriale
sull’atteggiamento del liberalismo progressista in materia di
pace e
guerra, nel passaggio dall’equilibrio del terrore alla
società globale: ora che il rischio non è
più la distruzione del mondo o la fine della
civiltà liberale, e ora che la coscrizione militare forzata
è stata finalmente abolita quasi ovunque, la difesa dei
diritti umani non deve più obbligatoriamente escludere anche
in ultima istanza, come un tempo, qualunque possibile ricorso
all’uso
delle forze armate, anche se le follie dei neocons hanno rafforzato per
contrasto idee acquisite che erano ben fondate al tempo della Guerra
fredda.
N.
186, Aprile 2011
Rubrica
“La Torre di Babele”. Chi
come noi è garantista preferisce cento colpevoli a piede
libero
piuttosto che un solo innocente in galera. Richiede quindi per la
condanna che la colpevolezza sia provata al di là di ogni
ragionevole dubbio. Questo però implica anche che
l’assoluzione – e tanto meno il proscioglimento per
prescrizione o per
amnistia – non garantisca affatto l’innocenza
storica dell’imputato. Se è bene che lo
Stato tratti
l’imputato assolto
come innocente, i singoli e l’opinione pubblica non sono
affatto
tenuti
a condividere tale giudizio.
N.
185, Marzo 2011
Editoriale
sullo stato catastrofico dell’etica pubblica e sulla perdita
della memoria storica
che caratterizzano le celebrazioni per il centocinquantenario
dell’Unità. Una classe politica di orgogliosi
semianalfabeti vaneggia quando depreca che il Risorgimento abbia
comportato uno scontro con la Chiesa romana dell’epoca. Anche
i suoi
esponenti più acculturati, incuranti della propria
reputazione intellettuale, non esitano a propalare castronerie
se ritengono di poterne ricavare utilità politiche.
Nelle attuali condizioni, il federalismo interno servirà
soltanto a nuovi clientelismi, ruberie e discriminazioni,
più facili da occultare nelle regioni che a livello
centrale.
N.
183, Gennaio 2011
Rottamare
pure i rottamatori
Editoriale
sulla persistente estraneità della dirigenza del Pd alla
cultura liberale, rivelata anche dalle indiscrezioni di Wikileaks sulle
presunte confidenze di Massimo D’Alema
all’ambasciatore degli
Stati
Uniti. È stata tale estraneità a spingere la
dirigenza del
Pd (come prima quella del Pci-Pds-Ds) a operare per anni quale vero e
proprio
“soccorso
rosso”
nei confronti di Berlusconi. Un’estraneità
condivisa dai
“rottamatori”, che andrebbero quindi
anch’essi rottamati,
per non produrre gli stessi danni per un’altra generazione
politica
ancora.
N.
177-178, Luglio - Agosto 2010
L’Italia
del dopoguerra si diede un ordinamento costituzionale sostanzialmente
liberale e democratico soprattutto perché le principali
forze politiche antifasciste erano consapevoli della
necessità di fornirsi garanzie reciproche contro
nuove avventure autoritarie, e lo erano perché sapevano
anche che le loro
principali
culture
politiche erano all’epoca tutt’altro che liberali.
Oggi la
situazione
non è molto migliorata, ma è venuta meno la
consapevolezza dei rischi. L’introduzione di leggi elettorali
non
proporzionali nell’ultimo ventennio ha attenuato le garanzie
delle
libertà costituzionali. Per garantire libertà e
diritti è necessario o tornare alla proporzionale o elevare
tutti i quorum di garanzia previsti dalla Costituzione. Ma intanto, per
cancellare la “porcata” senza con ciò
confermare il
precedente della modifica a colpi di maggioranza delle regole del gioco
imposta dalla maggioranza berlusconiana, l’unica via
è
tornare alla mediocre legge elettorale previgente, l’ultima
in ordine
di tempo approvata con un largo consenso.
L’uninominale secca
cementificherebbe al potere i due attuali partiti principali,
conferirebbe alla Lega Nord il potere di determinare la maggioranza e
rafforzerebbe le degenerazioni personalistiche della politica italiana.
N.
175-176, Maggio - Giugno 2010
La
questione degli ogm e quella del nucleare nel quadro dei rapporti fra
decisioni politiche,
conoscenze scientifiche diffuse, populismo politico, corruzione,
propensione al rischio e scelte di politica scolastica.
N.
170, Dicembre 2009
Opposizione
di panna montata
Editoriale
sull’arrendevolezza e l’assenza di una salda
visione dei
fondamenti della democrazia liberale mostrate
dall’opposizione
del Pd, che, dopo l’aggressione a
Berlusconi, sembra disposta ad avallare ogni iniziativa della
maggioranza per lo stravolgimento della Costituzione e la prospettata
compressione delle libertà civili.
N.
167-169, Settembre - Novembre 2009
Libertà
e comunitarismo multiculturalista
Il
clericalismo estremista largamente prevalente nella destra e la
concezione debolissima della laicità largamente prevalente
nel
centrosinistra porteranno inevitabilmente fra pochi anni al con-dominio
di cattolici integralisti e islamici fondamentalisti su un paese
secolarizzato. Il caso del velo islamico, fra la xenofobia razzista e
la superficialità dei presunti buonisti.
N.
164, Giugno 2009
Cialtroneria
leghista e unità d’Italia
Editoriale
sul secessionismo leghista e sulla sempre più diffusa
concezione regressiva e passatista dell’identità
nazionale.
N.
160-161, Febbraio - Marzo 2009
Editoriale
sul progetto di legge governativo in materia di fine vita: un tentativo
di stupro di Stato di massa.
N.
160-161, Febbraio - Marzo 2009
Devastazione
e abuso della memoria storica e civile dell’Italia ad opera
del berlusconismo e
disastroso tentativo degli ex comunisti di trarre vantaggio dalla
assoluzione postuma del fascismo storico.
N.
155-157, Settembre - Ottobre 2008
La
trappola comunitarista
Rimozione
collettiva dell’avvenuta secolarizzazione della
società da parte della classe
politica italiana e suoi catastrofici riflessi sulla mancanza di
politiche di
integrazione civile degli immigrati.
N.
151-152, Maggio
- Giugno 2008
Ricostruire
il progetto europeo
Necessità
di riformulare le ragioni dell’integrazione europea dopo il
rigetto del
trattato di Lisbona nel referendum irlandese.
N.
149, Marzo
2008
Favorire
un bipartitismo che rendesse soli protagonisti del sistema politico
italiano
una destra primitiva e un centrosinistra come quello rappresentato dal
Pd impedirebbe
qualunque modernizzazione della società italiana.
Erroneità del paragone con il
modello Usa.
N.
148, Febbraio
2008
La
fuoriuscita dalla cultura europea
Editoriale
sulla campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento, che prefigura
un’Italia
sempre più estranea alla cultura politica
dell’Occidente europeo.
N.
143, Settembre
2007
Editoriale
critico della mancata messa in sicurezza della Costituzione da parte
della
maggioranza parlamentare di centrosinistra.
N.
141-142, Luglio
- Agosto 2007
Polemiche
finte e qualunquismo
Editoriale
contro le ricette qualunquiste per la moralizzazione e
l’abbattimento dei costi
della politica.
N.
135-137, Gennaio
- Marzo 2007
Indietro
tutta, politici obbedienti
Aggressività
clericale e acquiescenza della politica, centrosinistra incluso, si
alimentano
reciprocamente, rendendo l’Italia un caso unico
nell’Occidente europeo.
N.
132, Ottobre
2006
Eutanasia
e testamento biologico
Editoriale
sul carattere inutile e controproducente dei progetti di legge in
materia di fine
vita presi in considerazione dalla classe politica italiana.
N.
131, Settembre
2006
Dove
sono i liberali?
Editoriale
sulle dimissioni di responsabilità dei suoi possibili
protagonisti e quindi sull’assenza
di una presenza liberale nel sistema politico italiano.
N.
129-130, Luglio
- Agosto 2006
Cittadinanza
e integrazione
Editoriale
sul disegno di legge governativo di riforma della legge sulla
cittadinanza, un
passo avanti che però elude alcune questioni di fondo.
N.
129-130, Luglio
- Agosto 2006
La
soggezione totale della classe politica italiana alle pretese della
gerarchia
cattolica rende l’attuale dibattito sul riconoscimento delle
famiglie di fatto
più arretrato delle posizioni in materia dei costituenti
democristiani nel 1947.
N.
128, Giugno
2006
Zapatero
e l’ipocrisia
Editoriale
sul comportamento dignitoso del governo spagnolo in occasione della
visita del Papa.
N.
127, Maggio
2006
L’integrazione
e le intese
Modelli
di
integrazione in Francia e in Italia. Le intese con le confessioni
minoritarie
viste dalla classe politica italiana come strumenti
dell’integrazione su base
comunitaristica anziché individuale.
N.
127, Maggio
2006
(assieme
a Enzo Marzo)
“Spillo”
sulla minaccia di Umberto Bossi di trasferirsi in Svizzera.
N.
123-124, Gennaio - Febbraio
2006
Neointegralismo
contro tolleranza
I
presunti
difensori dell’Occidente in nome della sua
“identità cristiana” sono, come i
fondamentalisti islamici, i nemici dell’Occidente moderno e
liberale.
N.
121-122, Novembre
- Dicembre 2005
Votare
contro
Ragioni
per un voto contro
l’alleanza berlusconiana, nonostante il carattere deludente
del
“centrosinistra”; conseguenze nefaste e durature
della nuova legge elettorale.
N.
120, Ottobre
2005
Editoriale
sulle “discriminazioni
soavi” propugnate dal Vaticano contro gli ebrei almeno fino
agli anni Quaranta
e oggi contro gli omosessuali.
N.
115, Maggio
2005
Laici
fasulli: Amato
Editoriale
critico sulla concezione
della laicità di Giuliano Amato.
N.
115, Maggio
2005
Le
ragioni dell’Europa federale
(non
firmato)
La
crisi dell’integrazione europea
dopo i referendum francese e olandese; il federalismo europeo come
potenziale risorsa dell’opposizione italiana.
N.
114, Aprile
2005
Si
è fatto il gioco di Berlusconi
Un
bilancio dell’atteggiamento
politico-culturale dell’opposizione di fronte al
berlusconismo: l’opposizione
non vede l’anomalia della coalizione berlusconiana
perché è essa stessa lontana
dalla cultura liberale.
N.
114, Aprile
2005
(siglato
f.m.c.)
L’Italia
non si è riclericalizzata:
sommare le astensioni fisiologiche e quelle politiche può
far fallire qualunque
referendum: provino, se credono di essere tornati in maggioranza, a
riproporre
un referendum sull’aborto.
N.
114, Aprile
2005
L’inutile
ricamo del centrino
(siglato
f.m.c.)
Sui
progetti neocentristi: il
significato equivoco del “moderatismo” italiano,
spesso sinonimo di estremismo
clericale.
N.
112-113, Febbraio
- Marzo 2005
L’embrione
non è uno di noi
Editoriale
sulle conseguenze
aberranti dell’equiparazione dello status giuridico
dell’embrione a quello della
persona umana.
N.
111, Gennaio
2005
La
sinistra e il laicismo
Sessant’anni
di dimissioni di
responsabilità della sinistra italiana in materia di difesa
della laicità delle
istituzioni.
N.
110, Dicembre
2004
Antiproibizionismo
e rispetto
dell’altro
Il
divieto di fumare tabacco nei locali
pubblici è coerente con una politica liberale e
antiproibizionista in materia di uso di sostanze psicotrope e nocive.
N.
107, Settembre
2004
Oggi
in Spagna, mai in Italia?
Editoriale
sull’agenda laica del
governo Zapatero.
N.
107, Settembre
2004
Buttiglione
e i forzaclero
(siglato
f.m.c.)
Editoriale
sulla designazione di
Buttiglione a commissario europeo e sulla sua bocciatura.
N.
105-106, Luglio
- Agosto 2004
Laicismo
e scuole integraliste
Contro
la proposta di sostenere la
creazione di scuole confessionali anche islamiche.
N.
103-104, Maggio
- Giugno 2004
Relativismo
culturale, revisionismo
storiografico e politiche di integrazione. Critica
dell’accettazione simbolica
delle mutilazioni sessuali in Occidente, giustificate dai suoi
proponenti in
analogia al concetto di “riduzione del danno” nelle
tossicodipendenze.
N.
103-104Maggio
-Giugno 2004
Non
ridicolizziamo la democrazia
Editoriale
critico dell’“Organizzazione
mondiale delle democrazie” proposta dai radicali.
N.
102, Aprile
2004
Editoriale
sulle conseguenze della
guerra in Iraq sull’immagine dell’Occidente e
sull’alleanza atlantica.
N.
99, Gennaio
2004
Laicità
e regime pattizio
Scambio
di lettere aperte su laicità
e multiculturalismo fra Felice Mill Colorni e Francesco Margiotta
Broglio.
N.
99, Gennaio
2004
Uno
scandalo velato
(siglato
f.m.c.)
Editoriale
sul caso della maestra
velata di Ivrea.
N.
96, Ottobre
2003
Laicità
e integrazione
Polemiche
sul crocifisso, laicità e
politiche di integrazione degli immigrati.
N.
91, Maggio
2003
Senza
bussola
Editoriale
sullo smarrimento
culturale della sinistra italiana.
N.
90, Aprile
2003
A
lumi spenti
La
laicità nel progetto di
Costituzione europea.
N.
90, Aprile
2003
Il
“Riformista” torna nella foresta
(siglato
f.m.c.)
Critica
del rinascente
euroscetticismo in settori della sinistra italiana.
N.
88, Febbraio
2003
Editoriale
sull’insuccesso politico
della guerra in Iraq.
N.
88, Febbraio
2003
Freni
e contrappesi
(siglato
f.m.c.)
Editoriale
contro l’elaborazione di
progetti di riforma costituzionale assieme alla destra populista e a
favore
piuttosto di un rafforzamento della rigidità della
Costituzione.
N.
87, Gennaio
2003
Editoriale
sulla guerra in Iraq e i
suoi riflessi nella ridefinizione delle relazioni internazionali.
Impossibilità
di escludere sempre, in linea di principio e senza eccezioni, il
ricorso alla
forza.
N.
87, Gennaio
2003
Per
un garantismo virtuoso
(siglato
f.m.c.)
Editoriale
su garantismo e etica
pubblica: la cialtroneria e il vittimismo della destra non giustificano
l’abbandono
del garantismo da parte della cultura liberale italiana.
N.
87, Gennaio
2003
Divisi
e incerti
(non
firmato)
Presentazione
del Manifesto-base del
supplemento trimestrale “Gli Stati Uniti
d’Europa” di prossima uscita assieme a
“Critica liberale”.
N.
87, Gennaio
2003
Una
Costituzione federale per
l’Europa, I
(non
firmato)
Manifesto-base
del nuovo supplemento
trimestrale di “Critica liberale”, “Gli
Stati Uniti d’Europa”.
N.
86, Dicembre
2002
La
Costituzione delle mille famiglie
Storia
e interpretazione
dell’articolo 29 primo comma della Costituzione.
N.
83, Settembre
2002
Ancora
retaggi del passato
Editoriale
sulla contrapposizione
corrente fra “riformisti” e cosiddetti
“radicali” nella sinistra italiana.
N.
82, Giugno
2002
Destra
normale e destra cialtrona
Elezioni
presidenziali francesi e
destra italiana.
N.
81, Maggio
2002
Editoriale
contro la schedatura
generalizzata delle impronte digitali, avallata anche dal
centrosinistra.
N.
80, Aprile
2002
Come
disintegrare l’Europa
Contro
l’allargamento dell’Ue alla
Russia di Putin.
N.
79, Marzo
2002
Editoriale
sull’inaccettabilità dei
comportamenti della destra in materia di etica pubblica e sulla mera
opinabilità della sua agenda di riforme economiche.
N.
78, Febbraio
2002
Garantisti
o ciarlatani
Editoriale
sulla necessaria
distinzione fra garantismo e ciarlataneria.
N.
74, Novembre
2001
Il
Valore della libertà
(non
firmato)
Documento
finale del forum di
Critica liberale.
N.
72, Giugno
2001
Cosmopolitismo
e globalizzazione
Editoriale
sul valore
dell’integrazione fra democrazie, critica del movimento
“no global” alla
vigilia del G8 di Genova.
N.
71, Maggio
2001
Un’Italia
inquietante e inaffidabile
Sui
risultati delle elezioni
politiche.
N.
70, Aprile
2001
L’omofobia
della Lega Nord
(dossier
elaborato assieme a
Riccardo Gottardi)
Dossier
sulla trasformazione dell’atteggiamento della Lega Nord in
materia di laicità e
diritti civili e in particolare sul suo nuovo e inedito atteggiamento
omofobico.
N.
69, Marzo
2001
Almeno
il diritto di vergognarsi
Riscoperta
dell’identità nazionale,
accettazione di standard indecenti di etica pubblica e
estraneità alla
democrazia liberale delle culture politiche emergenti in Italia.
N.
67, Gennaio
2001
(numero
monografico della rivista)
Ridefinizione
della nozione di
laicità e laicismo, posizione delle diverse confessioni
cristiane, nozione di
laicità in Italia e in Francia, laicità e
multiculturalismo.
N.
63, Settembre
2000
La
nuova legalità uccide
Editoriale
sul suicidio di un ragazzo accusato di sfruttamento della prostituzione
per
esserne stato occasionale cliente.
N.
61, Maggio
2000
Parità
di diritti per i gay
Caratteri
della discriminazione giuridica degli omosessuali nel diritto italiano
e loro equivalenza
alla discriminazione razziale.
N.
54, Ottobre 1999
Radicali:
la deriva carismatica
(firmato
Eugenio Stuart Cavallotti)
La
trasformazione del modello organizzativo del Partito radicale negli
anni Settanta.
N.
51, Maggio 1999
Radicali:
un discutibile inizio
(firmato
Eugenio Stuart Cavallotti)
Gli
esordi della nuova leadership del Partito radicale negli anni Sessanta.