Razzismo
omofobico dentro il Pd (anzi, fra i suoi “innovatori”).
di
Felice Mill Colorni
[A proposito delle esternazioni
omofobe di un assessore del Pd di Ferrara,
riportate dalla stampa: http://www.repubblica.it/politica/2012/11/02/news/assessore_insulta_vendola-45761009/?fb_action_ids=293587970751787&fb_action_types=og.recommends&fb_ref=s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like&fb_source=aggregation&fb_aggregation_id=288381481237582
]
Non
nutro la minima
simpatia politica per le posizioni di Vendola. Ma il Pd (e i pretesi
innovatori
renziani dentro il Pd) pensano davvero di potersi presentare a una
qualunque
competizione elettorale, interna o istituzionale, in compagnia di gente
del
genere, che si esprime con questo linguaggio da analfabeti civili?
Innovare il Pd e il centrosinistra significa regredire verso la
barbarie? Pensate davvero che esistano nel resto dell’Europa
occidentale
forze politiche di governo, di sinistra o anche di destra, cui possa
essere
consentito di esprimersi in termini così apertamente razzisti? I
probiviri del
Pd, e il candidato Renzi di cui l’assessore in questione è
sostenitore, e i suoi
compagni di strada, hanno qualcosa da dire o per loro è normale
amministrazione?
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