Giovanilismo
ieri e oggi. Il ricambio biologico come alternativa populista al
ricambio politico.
di
Felice Mill Colorni
[Sul
ricambio generazionale come panacea e come alternativa al ricambio
politico]
Sospetto di non avere mai odiato qualcuno così tanto come quelli che, negli anni successivi al ‘68, si rivolgevano a me con un “voi giovani” (ovvero “noi giovani”), dando per scontato che un dato meramente biologico rendesse pressoché totalmente irrilevante qualunque scelta o identità culturale e politica individuale.
[A
proposito della rinuncia alla
ricandidatura di Veltroni e delle resistenze a lasciare di D’Alema]
Questa
gente avrebbe dovuto essere cacciata tutta dai tempi della bicamerale,
per
averle sbagliate tutte, per avere fatto del Pd un affare di due
sopravvissute
nomenclature, per avere guidato il centrosinistra al massacro, per non
avere capito nulla del berlusconismo e avere
resuscitato B, che all’epoca, senza di loro, era già quasi
cadavere; e per aver contribuito a berlusconizzare tutto il sistema politico e il
paese. Non per
ragioni biologiche o anagrafiche. E magari per far posto adesso a tanti
giovani
Fiorito.
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