Astensionismo? Del tutto inutile, al momento inevitabile
di
Felice Mill Colorni
L’astensionismo non
produce nessun effetto, salvo quello, strettamente attinente alla soddisfazione
individuale, e politicamente e storicamente del tutto sterile, di evitare di rendersi
corresponsabili di scelte che non si condividono, al solo scopo di evitare
orrori ancor peggiori. Se in occasione delle prossime elezioni B sarà ancora
una reale minaccia, continuerò, come nel passato, a votare per chiunque possa
prendere la maggioranza al suo posto, fosse anche Paperino o Topo Gigio, e,
come nel passato, con la stessa fiducia che si può nutrire in Paperino o in
Topo Gigio. Se invece, come tutto lascia prevedere, la minaccia e l’orrore
costituiti da B e dalla sua consorteria fossero con evidenza tramontati, se ci
si offrisse di scegliere, come al momento appare, solo fra l’attuale Pd,
Grillo, i resti del Pdl e i nostalgici della sinistra e della società novecentesche,
allora, per la prima volta nella mia vita, annullerò la scheda (andrò al seggio,
per non essere confuso con l’astensionismo frutto di indifferenza o di
qualunquismo; e non lascerò la scheda bianca, per evitare che qualcuno la possa
poi riempire fraudolentemente). Non servirà assolutamente a nulla, proprio a
nulla, ma non vedo neppure perché continuare a votare, come faccio ormai da un
terzo di secolo, per chi non mi rappresenta minimamente. Se B non sarà più una
minaccia reale, voterò solo se ci sarà una proposta nuova e visibile,
chiaramente liberale, chiaramente laica (e non “laica ma non laicista” o
simile), chiaramente federalista europea, chiaramente modernizzatrice e
riformatrice (che si impegni cioè in riforme anticorporative, non nello
stravolgimento della Costituzione o delle regole del gioco per renderle più
autoritarie o utili per i propri presunti interessi contingenti), chiaramente
antipopulista; chiaramente intenzionata, soprattutto, a chiudere con il
ventennio di fango del berlusconismo, a cancellare tutte e ciascuna le leggi
vergogna, a bandire i conflitti di interesse, a cancellare monopoli e
concentrazioni nel mercato dei media. Se, come pare, B non avrà più la
possibilità di tornare a governare l’Italia, non si sognino più di chiedermi di
votare per il meno raccapricciante.
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